FILM "LA VALLE DI PIETRA"


"La valle di pietra" è un film di genere drammatico del 1992, diretto da Maurizio Zaccaro, con Charles Dance e Aleksander Bardini. Durata 104 minuti. 
Distribuito da PENTA DISTRIBUZIONE - MEDUSA VIDEO (PEPITE), PENTAVIDEO.


Boemia, 1850. Un agrimensore viene spedito dal governo in una remota valle denominata dai locali " La valle di pietra" per il suo aspetto brullo, fatto di montagne di fragile e grigia pietra calcarea. Durante il lavoro di cartografia, l'agrimensore conosce un prete “d'aspetto umilissimo e quasi miserabile”, tutto dedito alla sua parrocchia.

L'anziano parroco è di una contrada non lontana, e nonostante i poveri abiti, indossa eleganti polsini di merletto, che cerca sempre di nascondere. Passano 8 anni, e all'agrimensore viene dato dal governo un nuovo incarico, per cui, allontanatosi dalla famiglia, raggiunge in carrozza la "Conca di pietra", fatta di grige rocce brulle, che si sfaldano giù nel fiume. Accolto dall'efficiente assistente, l'agrimensore, iniziati i rilievi necessari fra le colline franose, incontra quell'anziano parroco che aveva conosciuto tanti anni prima, il quale ammira il paesaggio, pur così privo di alberi, perchè "le rocce raccolgono la luce". Da allora i due si vedono spesso, anche alla canonica, povera, ma pulitissima. Una sera d'estate caldissima, l'agrimensore, sospeso il lavoro, viene invitato dal prete, il quale gli predice un violento temporale imminente che gli impedirebbe di raggiungere la locanda. Infatti comincia presto una pioggia torrenziale, e i due uomini, al solo lume di una candela, restano a lungo in silenzio, poi cenano, dopo la preghiera, con poco cibo frugale. Più tardi il parroco offre all'ospite un letto per la notte, e questi scopre che il prete abitualmente dorme sopra una cassapanca, col capo appoggiato su di una Bibbia. L'agrimensore, stupito, ripensa al bianchi polsini di pizzo del sacerdote. Al mattino, quando parte, egli vede il prete immerso nell'acqua della Conca (allagata dal temporale) per aiutare i bambini del paese, che vanno a scuola, a passare un ponticello semisommerso, e anch'egli si unisce all'opera di soccorso. Preso dal lavoro, l'agrimensore dimentica il parroco per qualche tempo, poi apprende che è malato, va a trovarlo e sente che non vuole nè medico, nè medicine, perchè aspetta di guarire, se Dio vorrà. In una delle sue visite al malato, questi gli affida la copia del proprio testamento, poi gli racconta di essere figlio, insieme a un fratello gemello, dell'agiato e onesto proprietario di una conceria di pelli, e di aver perso la madre alla nascita. Davanti al cancello del suo giardino, passava spesso una graziosa bambina bionda, Johanna, che stendeva la biancheria di una contessa sul prato vicino. Da Johanna il ragazzo aveva imparato l'amore per la biancheria fine e per i merletti, dei quali lei gli spiegava i nomi e i pregi. I loro incontri finirono bruscamente, ma egli cercò sempre di avere biancheria elegante. Divenuto parroco, egli ha risparmiato le rendite della parrocchia, compensando la sua piccola vanità con molti sacrifici in altre cose. Dopo qualche tempo il prete muore e l'agrimensore, alla lettura del testamento, apprende che il defunto, da tanti creduto avaro, ha destinato i suoi risparmi alla costruzione di una nuova scuola per evitare percorsi pericolosi ai bambini del luogo.



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